Pesca al sarago

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Tournament_x
view post Posted on 27/2/2013, 20:08




Vi descrivo, secondo la mia esperienza, come quando e perché insidiarlo. Il sarago e' un pesce " testardo" combattivo e dotato di una grande mole di energia, già da qui si potrebbe cercare di insidiarlo perché regala sempre un combattimento duraturo, e se di grande dimensione ha una buona possibilità di avere la meglio. Quindi una prima peculiarità di esso e' regalare forte emozioni!
Come descritto già nel topic, e' un pesce che preferisce fondali rocciosi, prevalentemente se accompagnati da sabbia,dove si intana in qualche buca pronto ad uscire per cibarsi, cerchiamo di essere in gradi di capire quali possono essere i possibili spot da sfruttare. Questa pesca la pratico in due condizioni: la prima nel porto se mi trovo in condizioni meteomarine sfavorevoli, data da una presenza di mare totalmente piatto e quindi di difficile istigazione per il sarago ad avvicinarsi alla costa, perché avendo un fondale che varia dai 5 ai 7-8 mt e' più facile riuscire a scovarlo e farlo avvicinare alla nostra pastura. Infatti se il mare e' calmo nella maggior parte delle volte, dipende anche dai luoghi che si frequentano, il sarago tende ad entrare nei porti, perché bene o male una piccola quantità di cibo e' sempre reperibile.
Una seconda scelta ricade nel frequentare decisamente delle scogliere quando il mare si presenta mosso, in scaduta o addirittura molto mosso; voi direte che sono pazzo! E no cari amici e' in queste condizioni che i saraghi,parlo di saraghi discreti che oltrepassano gli 800gr, si avvicinano notevolmente alla costa dando il " cambio" alle piccole pezzature che in balia delle onde non riescono a stazionare sotto costa.
Bene, a seconda di dove si vuole pescare ovviamente si realizzano parature differenti; il vincolo e' sempre quello per cui il sarago vuole un'esca molto più statica sul fondo, perché a differenza per es. della regina non ama rincorrerla.
Parliamo prima della pesca in porto. Diciamo che la pesca in porto per questo tipo di pesce, in termini di organizzazione e stile di pesca e' nettamente superiore, mi spiego meglio: penso che ognuno di noi quando va a pescare in un porto, va munito in primis di sedia o panchetto in modo da aver non solo tutta la attrezzatura a portata di mano ma anche, come dicevo prima, per esaltare il proprio stile di pesca, posizionandosi come meglio si crede nello spot desiderato, ciò che sicuramente non è' possibile quando si cerca di insidiare questo pesce sulle scogliere nelle condizioni precedentemente dette.
ssqs

....sto facendo troppe chiacchiere ma ne vale la pena descrive tutto in dettaglio!
Data la notevole profondità nei porti io consiglierei una bolognese non inferiore ai 6 mt, in modo da essere molto più duttile di una 5 mt. Si potrebbe anche usare una 5, utilizzando un gallegg scorrevole con opportuni stopperini, l'unico problema e' che se ci sono 8 mt d'acqua un conto e' far scendere la montatura di 2mt ( cn la 6 mt) e un altro e' far scendere la montatura di 3 mt ( cn la 5). infatti si rischierebbe di entrare sempre in ritardo nella zona di pesca, che nel nostro caso e' in prossimità del fondo!
Sui muli non mi soffermo più di tanto, perché anche qui è oggetto di discussione nel seguente topic.
Passiamo alla paratura! :)
A meno che non si conoscono punti in cui sono presenti delle buche molto distanti dalla nostra postazione, ovvero distanze che si aggirano 20-25 mt da noi, utilizzeremo un galleggiante da 1.5 gr con una forma molto più affusolata in modo da fornire minor attrito sulla superficie dell'acqua nel momento della toccata. Tengo a precisare che non conviene utilizzare galleggianti di dimensione minore per ovvi motivi che spiego qui di seguito:
1)dobbiamo pescare in prossimità del fondo, quindi non conviene realizzare montature prevalentemente leggere, perché come detto prima si ritarderà nell'azione di pesca;
2) di solito nei porti c'è sempre corrente, quindi un gall da me consigliato manterrà un assetto migliore;
3) se siete abituati a pescare con il mezzo grammo, non preoccupatevi del grammo in più del gall, faremo una montatura per cui difficilmente il pesce sentirà il peso mollando l'esca. Questo perché il sarago staziona maggiormente sul fondo quindi molto raramente tende a mangiare scendendo in linea verticale, ma tenderà sempre a spostarsi in direzione obliqua, portandosi dietro solo una piccola parte della spallinata, cioè quella finale e quindi più leggera.
La spallinata sarà sempre fatta scalarmente, partendo da pallini dal n 6 al 10, disposti su una lunghezza di 1mt. Come terminale possiamo tranquillamente mettere uno 0.10 0-11 non necessariamente lungo, con l'accortenza di cambiarlo non appena abbiamo tirato su un sarago di discrete dimensioni. Anche qui bisogna spendere due paroline in più: se il sarago lo si allama all'interno della bocca bisogna sostituirlo senza pensarci una volta, perché con un altro sarago si ha un grosso rischio di rottura con conseguente perdita della cattura, se invece lo si allama sul labbro ed il terminale non ha avuto alcun segno di cedimento, bhe in questo caso possiamo anche riprovare senza sostituirlo :S
La toccata è chiaramente riconoscibile poiché il galleggiante, dopo due o tre colpetti, affonda lentamente. Attenzione, questo non è assolutamente il momento di ferrare, contrariamente a quanto suggerirebbe il nostro istinto di pescatore. Nella quasi totalità dei casi conviene ferrare dopo che il galleggiante si è inabissato una seconda volta, segno sicuro che il sarago, dopo aver assaggiato l'esca, ha deciso di mangiarla definitivamente.
Per la pasturazione io consiglio sempre una fionda perché si riesce a lanciare più precisamente i bigattini nel posto desiderato facendo sempre attenzione alla corrente presente. Arrivati sul posto prima di preparare la vostra montatura lanciate 2-3 fiondate di biga in modo da far avvicinare i pesci prima di iniziare l'azione di pesca. In base al comportamento, ovvero alle mangiate, bisogna regolarsi sulla pasturazione.

Passiamo ora alla pesca sulla scogliera nelle condizioni menzionate.
In questa pesca sconsiglio vivamente una bolognese da 5 mt perché non si riesce a contrastare le onde che portano continuamente la lenza negli scogli, io uso una sei mt, ma in condizioni estreme uso una 7 mt cosicché riuscire a mantener i più alto delle onde ed avere un contatto diretto col galleggiante. Per quanto riguarda la montatura diciamo che anche in questo caso dobbiamo pescare relativamente su fondo solo con qualche variante che tra poco spiegherò.
Per il galleggiante io uso da 1 a 2 gr, il primo quando ho il vento che mi aiuta, il secondo viceversa. La forma di esso a differenza di quelli utilizzati nel porto o in condizioni di mare calmo, devono essere a pera, perché garantiscono maggiore resistenza al moto ondoso.La spallinata sarà fatta alla stessa maniera, solo che è buona norma realizzare un bulk di pallini in modo da far mantenere il galleggiante più stabile tra le onde.
Un disegnino per chiarire le idee ce l'ha realizzato il nostro amico Francesco come segue:
https://teambolognese.forumfree.it/?t=65113582
Come terminale,io ho imparato dopo tanti pesci persi, a non scendere al di sotto dello 0.113 perché bisogna necessariamente contrastare le repentine fughe del sarago altrimenti gli si concede la possibilità di intanarsi.
Per la pasturazione si può fiondare anche sotto gli scogli perché poi sarà stesso l'onda a riportare i biga a 3-4 mt da essi.
Per entrambe le tipologie di pesca, è bene assicurarsi che la frizione del mulinello sia regolata a dovere, per far fronte, nel momento in cui si ferra un sarago di grosse dimensioni, alle imprevedibili sfuriate, perche come detto lo sparide è molto combattivo e occorre forzarlo di tanto in tanto durante il recupero per farlo risalire dal fondo e per ovviare al pericolo che si possa intanare sotto gli scogli e negli anfratti mettendo in serio dubbio la riuscita della cattura.
Questo tipo di pesca, soprattutto all’inizio, è fatta di saraghi non allamati e di terminali spezzati (vista la leggerezza della nostra attrezzatura e la stazza, spesso non trascurabile delle prede insidiate) ma, con l’esperienza, diviene molto coinvolgente e proficua.

Queste sono alcune delle tante belle catture realizzate con mare mosso:

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Questo è tutto, spero di essere stato d’aiuto. shiny beer

Edited by Tournament_x - 27/2/2013, 21:00
 
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Vincenzo93x
view post Posted on 27/2/2013, 20:48




Belllissimo articolo! Alcuni di quei saraghi mi sembra di conoscerli wank wank wank , e anche quel ragazzo nella prima foto... sarò mica io??? no no smoke1 smoke1 smoke1 bleh
 
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franck 93
view post Posted on 1/3/2013, 00:35




Fantastico Peppe davvero un bell articolo!! ;) Voglio aggiungere una cosa xò se me la permetti.. pescando nei porti e a mare in condizione di tarda scaduta, è possibile insidiare i saraghi a 3/4 fondo insieme alle occhiate ( quest'ultimi sono pesci dei mezzo fondo, pesci di velocità! ) questo xkè se effettuata una buona pasturazione è possibile stanarli, riuscire a farli spostare dal fondo! Quindi con una buon sfarinato al formaggio unito a della sarda tritata.. possiamo preparare una pastura di mezzo fondo e pescare a 3/4 in modo da beccare sia saraghi k occhiate.. questo perchè i saraghi se invogliati si staccano dal fondo effettuando dei saliscendi.. ;)
 
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Vincenzo93x
view post Posted on 1/3/2013, 07:50




Sono d'accordo! Anke se raramente in condizione di mare che sbatte ( anche poco) utilizzo sfarinati! :D
 
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pescax
view post Posted on 23/3/2013, 23:10




Wooooow che bella descrizione, come l'imbecille non me ne ero mai accorto!
Grazie tournamentx davvero molto utile ;)
 
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Tournament_x
view post Posted on 23/3/2013, 23:23




Mi fa piacere che ti sia piaciuto :)
 
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Vincenzo93x
view post Posted on 23/3/2013, 23:27




Domani metto qualche foto delle mie catture!!!!
 
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6 replies since 27/2/2013, 20:08   184 views
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