Pesca in trattenuta alla spigola

« Older   Newer »
  Share  
Tournament_x
view post Posted on 20/2/2013, 20:51




La spigola come sappiamo è un pesce molto sospettoso nei suoi modi di agire e nel suo comportamento abituale. In questo topic cercherò di spiegare nel miglior dei modi la tecnica in trattenuta alla regina.
Parlando di trattenuta, ovviamente, intendo una azione di pesca che si svolge in un corso d'acqua in corrente:in foce od in prossimità di essa.
4r44ra

In prossimità della foce l'acqua del mare si mescola a quella dolce rimanendo tuttavia sul fondo, quindi la nostra esca si dovrà presentarla relativamente in prossimità del fondo.
Per questa tecnica, sono utilizzate bolognesi ad azione medio-rigida da 6 a 8 metri con un mulinello di taglia 2000-3000 con un buon rapporto di recupero ed una buona frizione.
Il muli dovrà essere imbobinato con lenze che vanno dallo 0.14 al 0.16( a volte opto anche per lenze di diametro superiore quando so che in circolazione girano pesci di grossa taglia, e visto che si pesca in prossimità del fondo per evitare una ripartenza del pesce nelle fasi iniziali che prende buon parte della lenza, cerco di tenerla maggiormente).
Cerchiamo di vedere quale attrezzatura bisogna avere a portata di mano:
Dovremo procurarci galleggianti preferibilmente a pera rovesciata ( la forma a pera rovesciata allungata gli dona una grande portanza con un'eccellente stabilità nelle correnti )dai 1.5 ai 5 gr, torpille da 0.5gr a 4.5gr ed ami scelti in base all'esca da utilizzare( ricordo che già ho scritto un topic inerente all'utilizzo degli ami).
I terminali oscillano dallo 0.10 allo 0.16 ( in questo caso la scelta cade in base alla limpidezza dell'acqua ed in base all'esca da utilizzare: si parte dallo 0.10 per la pesca con i bigattini per favorirne la naturalezza del movimento; man mano si aumenta di diametro se si vuol pescare con gamberetti fino a giungere allo 0.16 per la pesca con coreano.
Ultimo accessorio di fondamentale importanza è la sonda.
Per quanto riguarda la paratura da utilizzare dobbiamo tenere conto vari aspetti, uno dei più importanti è la corrente!

In condizioni di poca corrente, si cerca di realizzare una paratura molto leggera con un galleggiante da 1.5 gr; nella maggior parte dei casi non si inserisce la torpilla, cercando di tarare il tappo con pallini a scalare che vanno dal n° 6 al n°11(rispettivamente da 0.11 gr a 0.03 gr); la distanza fra i pallini aumenterà man mano che ci si avvicina al nodo col terminale. Dico nodo, ma in realtà io uso la semplice asola tra lenza madre e terminale, evitando la girella, poichè ne risentirebbero elasticità e morbidezza in corrente.
In caso di corrente media, la paratura sarà composta da un gall di 2.5-3 gr, da una torpilla di 1-2 gr ed il resto della taratura fatta da pallini. Poiché ci si trova in condizioni di corrente più sostenuta la spallinata viene fatta in un tratto di lunghezza inferiore.
In caso di media-forte corrente si utilizzano gall da 3-5 gr con torpilla secca che tara perfettamente il gall.
Per iniziare la pesca, è fondamentale sondare il fondale.
La sonda, in caso di correnti medie, verrà posto sull'ultimo pallino prima del terminale ed il fondo verrà regolato di modo che, effettuando la sondata, il galleggiante esca per la metà del corpo dall'acqua.
Pescando con una spallinata leggera, la sondatura sarà omonima ma effettuata dall'amo e non più dall'ultimo pallino.
Una volta sondato, si potrà entrare in pescata.
Trattenuta la lenza, essa entrerà in corrente ed il galleggiante si disporrà sulla linea del puntale.
Per verificare la correttezza della piombatura, una volta che la lenza entrerà in corrente, solleveremo lievemente il puntale tanto che il galleggiante fuoriesca dall'acqua fino all'asttina : la pescata sarà corretta se l'asta stessa formerà con la superficie, verso di noi, un angolo di 45°.Nel caso in cui l'angolo sia inferiore a quest'ampiezza, occorrerà incrementare la piombatura, nel caso in cui l'angolo sia maggiore, diminuirla.

immagineoem


La mangiata verrà segnalata dal galleggiante che affonderà di netto, rapidamente e la ferrata dovrà essere pronta e decisa, ma non irruenta, poichè si rischierebbe di spezzare il terminale.

E' consigliabile pescare con la frizione aperta, poichè la spigola tende a fuggire non appena sente la "puntura" dell'amo. La fuga del pesce sarà, quindi, repentina ma non troppo duratura. Di fatti, la spigola tende a stazionare in corrente e, se di taglia ragguardevole, a ragiungere il fondo e a poggiarvisi con il ventre.

A mio avviso la pasturazione a base di bigattino è un altro fattore di fondamentale importanza per l'azione di pesca, infatti se fatta correttamente garantirà il 60% della nostra pescata.
Sarà indispensabile una fionda, poichè dovremo pasturare a monte sulla linea del galleggiante.
Più sarà intensa la corrente, più la pasturazione dovrà essere distante dal galleggiante, sempre verso monte.
NOTA:Non bisogna pasturare troppo e continuo!!
Inizialmente due-tre fiondate, di seguito si fionda una manciata di biga ogni 7-8 minuti.
Ovviamente se il pesce è presente nella nostra postazione bisogna aumentare il periodo di pasturazione, viceversa ridurlo.

La spigola può essere insidiata durante tutti i periodi dell'anno: in estate le catture saranno più numerose mentre nei mesi invernali sarà più facile trovare l'esemplare di taglia.
Le ore migliori, sebbene questa sia una pesca effettuabile durante tutta la giornata, sono quelle immediatamente precedenti e successive all'alba ed al tramonto.
3r3r3


:)

Edited by Tournament_x - 9/3/2013, 13:10
 
Top
GUERRIERO 65
view post Posted on 20/2/2013, 21:13




molto bello sto post bravo ben dettagliato complimenti ancora
 
Top
franck 93
view post Posted on 20/2/2013, 23:11




Fantastico giuseppe :D
 
Top
Tournament_x
view post Posted on 20/2/2013, 23:43




Grazie jump jump jump
 
Top
Vincenzo93x
view post Posted on 21/2/2013, 00:11




Bellissima descrizione dettagliata in ogni sua parte! :D :D
 
Top
spigolaccio
view post Posted on 21/2/2013, 16:08




bravi ragazzi!!!!!
 
Top
view post Posted on 22/2/2013, 10:14
Avatar

Utente Fidato!

Group:
Member
Posts:
735

Status:


CITAZIONE (Tournament_x @ 20/2/2013, 20:51) 
La spigola

In condizioni di poca corrente, si cerca di realizzare una paratura molto leggera con un galleggiante da 1.5 gr; nella maggior parte dei casi non si inserisce la torpilla, cercando di tarare il tappo con pallini a scalare che vanno dal n° 6 al n°11(rispettivamente da 0.11 gr a 0.03 gr); la distanza fra i pallini si ridurrà man mano che ci si avvicina al nodo col terminale.
:)

Quindi se' ho capito bene dovremmo realizzare una scalatura inversa concentrando il peso della stessa verso l'amo ?
 
Top
Tournament_x
view post Posted on 22/2/2013, 10:29




No Vincenzo la distanza fra i pallini aumenta man mano che ci si avvicina al nodo terminale... Apporto le dovute correzioni! :lol:

Edited by Vincenzo93x - 22/2/2013, 12:24
 
Top
spigolella
view post Posted on 22/2/2013, 12:01




classica coda di topo :) cosi puoi fare sia passata che trattenuta :)
 
Top
x Andrea x
view post Posted on 22/2/2013, 12:08




e il terminale ??? sempre il classico metro? ovviamento lo spessore varierà in base alle condizioni dell'acqua?
 
Top
Vincenzo93x
view post Posted on 22/2/2013, 12:28




CITAZIONE (x Andrea x @ 22/2/2013, 12:08) 
e il terminale ??? sempre il classico metro? ovviamento lo spessore varierà in base alle condizioni dell'acqua?

Come hai giustamente detto il terminale varierà in base alle condizioni di corrente, in base a quanto spinge!
ma anche e soprattutto in base a dove vuoi che il tuo terminale peschi, a mio avviso il terminale va apportato anche in base all'assetto pescante, mi spiego:
Se costruiamo una lenza che ci permetta(o meglio crediamo) di pescare sul fondo,(statici), mi sembra controproducente realizzare un finale eccessivamente lungo!
Il finale ha il dovere di farti pescare nella scia di pastura, se siamo certi di pescare col nostro bigattino sul letto di bigatini costruito, possiamo anche ridurlo, ma difficilmente in zone di corrente riusciremo ad avere questa situazione ecco perchè un terminale "di un metro" ti permette catture, essendo molto duttile permette pccoli errori di lettura dell'acqua, ma se si riesce a capire come lavora la montatura e dove sono i bigattini , adattandoci di conseguenza le cattura saranno sicuramente moltiplicate!

;) ;) ;) ;) ;) ;)
 
Top
x Andrea x
view post Posted on 22/2/2013, 12:45




....venendo da pesca a canna fissa (il mio primo approccio alla pesca) in fiume in passata ed in trattenuta.... le montature in fiume risentono di determinate regole e ciò che un signore mi disse una volta mentre pescavo è di non badare tanto agli spessori del terminale e al materiale con cui essi sono realizzati (fc fluorine o semplice nylon) quanto alla loro costruzione in funzione della lenza costruita e più specificamente della piombatura.... l'amo deve essere immaginato come l'ultimo pallino della scalata e per questo motivo la lunghezza del terminale (specie nella pesca in passata ed in trattenuta in fiume) sarà in funzione, o meglio in proporzione, alla distanza tra l'ultimo pallino ed il penultimo... cioè mi spiego meglio: se la nostra scalata inizierà con distanze tra pallini via via crescenti il terminale non dev'essere nè troppo lungo nè troppo corto ma proporzionale in termini di distanza alle distanze tra i pallini che lo precedono perchè in acqua deve seguire l'intera piombatura, deve avere un movimento lineare, una morbidezza quanto più realistica possibile... in mare invece il discorso può cambiare perchè le correnti sono diverse e molte volte anche difficili da affrontare quindi per questo motivo si opta per terminali lunghi (per determinati pesci come le spigole) a volte anche più di un metro per avere la "sicurezza" comunque che il nostro terminale e quindi la nostra esca abbia la libertà e la naturalezza di muoversi nella corrente.
 
Top
Vincenzo93x
view post Posted on 22/2/2013, 13:06




Esatto! :D :D
 
Top
view post Posted on 22/2/2013, 14:47
Avatar

Utente Fidato!

Group:
Member
Posts:
735

Status:


Scusatemi se insisto nel chiedere ma non sono un veterano nella pesca a passata, vero e' quello che dice Andrea che dobbiamo costruire una lenza che lavora correttamente in acqua, ma quello che deve simulare la nostra esca e' un movimento naturale nel nostro caso il biga attaccato all'amo deve simulare i biga lanciati per pastura e questo difficilmente lo si realizza con terminali corti, spessi , o ami pesanti.

E' anche vero che un terminale lungo in corrente tende ad alzarsi,il piu' delle volte basta alzare il fondo fino al primo pallino ed il problema si risolve
 
Top
Vincenzo93x
view post Posted on 22/2/2013, 17:20




CITAZIONE (vincenzo50 @ 22/2/2013, 14:47) 
Scusatemi se insisto nel chiedere ma non sono un veterano nella pesca a passata

Non devi scusarti per niente, il forum nasce proprio per questo!

Riguardo il terminale, devi considerare che anche se utilizzi finali più corti del classico metro, esso tenderà sempre a non restare fermo(Cioè sarà sempre mobile , anche se sta a noi farlo sembrare quanto più naturale possibile) perchè c'è il fattore corrente da considerare, che tende sembra a smuovere il nostro finale!

Cosa diversa è in mare, in situazioni di stallo di corrente, o correnti leggerissime dove finali lunghi aiutano a sfruttare il filo di corrente!

:B): :B):
 
Top
24 replies since 20/2/2013, 20:51   1698 views
  Share