La
spigola come sappiamo è un pesce molto sospettoso nei suoi modi di agire e nel suo comportamento abituale. In questo topic cercherò di spiegare nel miglior dei modi la tecnica in trattenuta alla regina.
Parlando di trattenuta, ovviamente, intendo una azione di pesca che si svolge in un corso d'acqua in corrente:in foce od in prossimità di essa.
In prossimità della foce l'acqua del mare si mescola a quella dolce rimanendo tuttavia sul fondo, quindi la nostra esca si dovrà presentarla relativamente in prossimità del fondo.
Per questa tecnica, sono utilizzate bolognesi ad azione medio-rigida da 6 a 8 metri con un mulinello di taglia 2000-3000 con un buon rapporto di recupero ed una buona frizione.
Il muli dovrà essere imbobinato con lenze che vanno dallo 0.14 al 0.16( a volte opto anche per lenze di diametro superiore quando so che in circolazione girano pesci di grossa taglia, e visto che si pesca in prossimità del fondo per evitare una ripartenza del pesce nelle fasi iniziali che prende buon parte della lenza, cerco di tenerla maggiormente).
Cerchiamo di vedere quale attrezzatura bisogna avere a portata di mano:
Dovremo procurarci galleggianti preferibilmente a pera rovesciata ( la forma a pera rovesciata allungata gli dona una grande portanza con un'eccellente stabilità nelle correnti )dai 1.5 ai 5 gr, torpille da 0.5gr a 4.5gr ed ami scelti in base all'esca da utilizzare( ricordo che già ho scritto un topic inerente all'utilizzo degli
ami).
I terminali oscillano dallo 0.10 allo 0.16 ( in questo caso la scelta cade in base alla limpidezza dell'acqua ed in base all'esca da utilizzare: si parte dallo 0.10 per la pesca con i bigattini per favorirne la naturalezza del movimento; man mano si aumenta di diametro se si vuol pescare con gamberetti fino a giungere allo 0.16 per la pesca con coreano.
Ultimo accessorio di fondamentale importanza è la
sonda.
Per quanto riguarda la paratura da utilizzare dobbiamo tenere conto vari aspetti, uno dei più importanti è la corrente!
In condizioni di poca corrente, si cerca di realizzare una paratura molto leggera con un galleggiante da 1.5 gr; nella maggior parte dei casi non si inserisce la torpilla, cercando di tarare il tappo con pallini a scalare che vanno dal n° 6 al n°11(rispettivamente da 0.11 gr a 0.03 gr); la distanza fra i pallini aumenterà man mano che ci si avvicina al nodo col terminale. Dico nodo, ma in realtà io uso la semplice asola tra lenza madre e terminale, evitando la girella, poichè ne risentirebbero elasticità e morbidezza in corrente.
In caso di corrente media, la paratura sarà composta da un gall di 2.5-3 gr, da una torpilla di 1-2 gr ed il resto della taratura fatta da pallini. Poiché ci si trova in condizioni di corrente più sostenuta la spallinata viene fatta in un tratto di lunghezza inferiore.
In caso di media-forte corrente si utilizzano gall da 3-5 gr con torpilla secca che tara perfettamente il gall.
Per iniziare la pesca, è fondamentale sondare il fondale.
La
sonda, in caso di correnti medie, verrà posto sull'ultimo pallino prima del terminale ed il fondo verrà regolato di modo che, effettuando la sondata, il galleggiante esca per la metà del corpo dall'acqua.
Pescando con una spallinata leggera, la sondatura sarà omonima ma effettuata dall'amo e non più dall'ultimo pallino.
Una volta sondato, si potrà entrare in pescata.
Trattenuta la lenza, essa entrerà in corrente ed il galleggiante si disporrà sulla linea del puntale.
Per verificare la correttezza della piombatura, una volta che la lenza entrerà in corrente, solleveremo lievemente il puntale tanto che il galleggiante fuoriesca dall'acqua fino all'asttina : la pescata sarà corretta se l'asta stessa formerà con la superficie, verso di noi, un angolo di 45°.Nel caso in cui l'angolo sia inferiore a quest'ampiezza, occorrerà incrementare la piombatura, nel caso in cui l'angolo sia maggiore, diminuirla.
La mangiata verrà segnalata dal galleggiante che affonderà di netto, rapidamente e la ferrata dovrà essere pronta e decisa, ma non irruenta, poichè si rischierebbe di spezzare il terminale.
E' consigliabile pescare con la frizione aperta, poichè la
spigola tende a fuggire non appena sente la "puntura" dell'amo. La fuga del pesce sarà, quindi, repentina ma non troppo duratura. Di fatti, la spigola tende a stazionare in corrente e, se di taglia ragguardevole, a ragiungere il fondo e a poggiarvisi con il ventre.
A mio avviso la pasturazione a base di bigattino è un altro fattore di fondamentale importanza per l'azione di pesca, infatti se fatta correttamente garantirà il 60% della nostra pescata.
Sarà indispensabile una fionda, poichè dovremo pasturare a monte sulla linea del galleggiante.
Più sarà intensa la corrente, più la pasturazione dovrà essere distante dal galleggiante, sempre verso monte.
NOTA:Non bisogna pasturare troppo e continuo!!
Inizialmente due-tre fiondate, di seguito si fionda una manciata di biga ogni 7-8 minuti.
Ovviamente se il pesce è presente nella nostra postazione bisogna aumentare il periodo di pasturazione, viceversa ridurlo.
La
spigola può essere insidiata durante tutti i periodi dell'anno: in estate le catture saranno più numerose mentre nei mesi invernali sarà più facile trovare l'esemplare di taglia.
Le ore migliori, sebbene questa sia una pesca effettuabile durante tutta la giornata, sono quelle immediatamente precedenti e successive all'alba ed al tramonto.
Edited by Tournament_x - 9/3/2013, 13:10