La pesca in passata è un tipo di pesca che può essere effettuato sia in foce alla ricerca della regina, o anche orate, sia in fiume per la ricerca di barbi e cavedani, ma ciò non significa che altre specie disprezzino questo tipo di approccio!
Su questo tipo dio pesca si potrebbe scrivere un libro senza fine, e fiumi di parole sono già state scritte, l’azione di pesca è forse una delle più svariate, per i tanti modi in cui possiamo presentare la nostra esca ai pinnuti!
Si può optare per una pesca pesante radente il fondo, staccato, seguendo “le 2 correnti”.
Le due correnti si formano quando ci troviamo a pescare in foce, dove a monte abbiamo l’acqua dolce che fluisce e c’è una leggera entrata d’acqua salata, queste due correnti, non si fondono come potremmo erroneamente pensare, ecco svelatolo strano fenomeno del galleggiante inclinato in senso opposto al moto della corrente!
La tecnica é proprio basata sul passare la parte di fiume che si ha davanti con il galleggiante in libertá .Per questa tecnica di pesca viene utilizzata una canna bolognese di lunghezza che si preferisca e viene utilizzato il galleggiante.
La scelta del galleggiante nella pesca alla passata dipende dalla forza della corrente, dal tipo d'acqua ma comunque sarà sempre fisso alla lenza. Ogni tanto, nel corso della passata, è comunque utile richiamarlo leggermente a sé, il che fa sollevare l'esca che passa radente il fondo: è una tecnica che stimola la curiosità del pesce.
Il lancio sarà effettuato ovviamente poco a monte della nostra postazione, e se stiamo effettuando una pasturazione., si tenderà a far percorrere al galleggiante e quindi all’esca “l’ipotetica “ scia della pastura,
Perché “Ipotetica”, perché a giocare un ruolo importante non è solo il momento stagionale, ma anche l’esperienza diretta e recente del singolo soprattutto per quanto riguarda le acque soggette a repentini cambiamenti per secche o piene.
Osservare dunque l’andamento della corrente, capirne il senso, la morfologia delle sponde dove appostarsi e la presenza o meno di altri pescatori possono essere utili indizi per capire dove fermarsi a pescare.
E’ Proprio qui che risiede la riuscita di una battuta di pesca a passata, Nel Senso dell’acqua, che si acquisisce con l’esperienza e nessun libro o amico possono trasmetterti.
Perché utilizzare questo tipo di pesca?Questo tipo di pesca è di ovvia scelta, ti permette di battere lunghi tratti di sponda a differenza della pesca in trattenuta, e qualora ci sia forte corrente e non si riesca ad avere pastura stabile come si vorrebbe, la pesca in passata ti consente di raggiungere la scia di pastura, nel nostro caso bigattini!
Che attrezzi utilizzare?A questa domanda non è possibile dare una risposta unanime, dato che gli attrezzi vanno correlati al tipo di ambiente che andiamo ad affrontare ma anche al tipo di preda che vogliamo insidiare.
Almeno personalmente quando affronto pesca in passata con corrente sostenuta non scendo sotto allo 0,18/0,20 come lenza madre e 0,16 di terminale, ovviamente per insidiare la regina che a differenza di quanto accade in mare, quando entra in foce non è sospettosa in presenza di corrente, perché se ha deciso di entrare in foce, quindi percorre svariati kilometri, lo fa per mangiare e di fronte ad un bel boccone state certi non saprà resistere!
Discorso diverso si ha quando affrontiamo situazioni in cui la corrente è lenta, e l’acqua chiara, tipiche situazioni estive, in questi caso approccio anche utilizzando galleggianti di 1 gr e finali dello 0,10. Ovviamente si rischia sempre, dato che una bella spigola in fiume sa già dove correre data al massiccia presenza di incagli sul fondo!
Quale esca?Ciò dipende da cosa stiamo insidiando, da dove ci troviamo ma soprattutto bisogna porsi la domanda, cosa è più solito mangiare il pesce in questo determinato posto?
Bhè …..la risposta a questa domanda fornisce la soluzione al difficile approccio dell’esca, anche se come ben noto, d’inverno quando le spigole entrano in foce per cibarsi di certo vogliono bocconi soddisfacenti, perché non rincorrono prende di piccole dimensioni dato il dispendio di energie e il poco apporto energetico che esse fornirebbero!
Quale Montatura?
LA montatura dipende dalla corrente, e dal nostro modo di pesca, nelle stesse situazioni di pesca, più pescatori potrebbero utilizzare montature diverse e avere tutti buoni risultati, l’importante è presentare l’esca quanto più naturale possibile, Personalmente in presenza di forte corrente utilizzo torpilla per il 60% della taratura e per il resto pallini a tarare!
Mentre in situazioni di corrente ferma cioè quando utilizzo galleggiante dai 3 grammi in giù scompare la torpilla per lasciar posto ai pallini per una maggiore naturalezza!
Quale momento?Ovviamente anche in questo tipo di pesca i cambi di luce rappresentano i momenti migliori, anche se non è da sottovalutare lo stato della marea.
Quindi se si riesce a combinare stato di picco di marea e cambio di luce, se c’è un buon manico l’affondata è assicurata
BUONA PASSATA A TUTTI!Edited by Vincenzo93x - 24/2/2013, 15:57