a secondo del tipo di mare che troveremo , avremo bisogno di canne più o meno rigide. uno dei fattori da tener presente per la scelta della canna è lo stato del fondo sabbioso . in base a come esso si presenta così potremo optare per una canna piu o meno rigida. le canne che useremo devono avere cime che in rapporto alla zavorra che adopereremo , non siano ne troppo rigide pena vedersi spiombare il trave ne troppo morbide da curvarsi al punto tale da non segnalarci più nessuna toccata. i piombi che generalmente si usano nel surf sono tre , la sfera , la piramide e lo spike. esistono poi piombi di nuova generazione che riescono a coniugare una buona presa con una discreta aerodinamica , tipo il tommy o cose simili. ad ognuno la sua scelta , io uso principalmente sfere e piramidi. lo spike viene utilizzato in situazioni abbastanza estreme , ma gli svantaggi superano i vantaggi e allora è buono averne qualcuno a disposizione ,anche se la maggioranza delle volte lo lasceremo nel cofano della macchina. ci sono anche situazioni di scadute dove la spiaggia ha un fondo abbastanza aperto , l'ultimo frangente non è molto distante e con piombi tipo beach bomb , riusciamo dopo aver scarrocciato un pochino a stare decentemente in pesca. queste situazioni in genere coincidono anche con due tre catture fatte sulla stessa canna durante l'arco della giornata , quando tutto in torno gli altri fanno solo pescetti o vanno in bianco. la situazione ideale a mio avviso è comunque quando con una sfera da 125-150 gr si riesce a stare bene in pesca. abbiamo la possibilità di far lavorare bene i nostri travi e non perdiamo tantissimo in termini di lancio. è vero che la maggioranza delle volte se il mare è quello giusto , i pesci li fare a corta distanza , ma è anche vero che in situazioni particolari , la lunga distanza è la carta in più che può farci evitare un cappotto. dicevo che io imposto la mia battuta di pesca con tre canne. in linea di massima , monto sempre due canne telescopiche da 150 gr per corta e media distanza , più una canna a ripartizione da medio e lunga distanza. a seconda dei settori che ho avanti , così schiero le canne. cito alcuni esempi: scaduta in atto, corrente primaria e secondaria si compensano , mare abbastanza pulito , fondo aperto in fossate e canaloni. nella mia zona di azione c'è un canalone alla mia sinistra ed una fossata davanti a me , mentre sulla mia destra più distaccata c'è una punta. ok abbiamo tutto quello che ci serve! (magari fosse sempre cosi) , una canna da medio e corta la metto nel canalone perpendicolare , trave bi amo con quello superiore flotterato , alla ricerca di pesce bianco in entrata , saraghi , mormore e orate , spigole di media pezzatura. da li il pesce entra ed è buona norma fargli trovare uno stuzzichino. su questa canna , potremo avere mangiate discontinue , ma che in ogni caso andranno a rimpinguare il nostro carniere. nella fossata davanti a me , ci piazzo due canne . a secondo di quanto sia grande , posso optare per metterne una all'inizio di essa e una nel mezzo , oppure una nel mezzo ed una ai bordi più esterni. questo è l'assetto con cui inizio , ne va di per se che durante la battuta il tutto cambia. possiamo per esempio , qualora nel canalone si verifichino catture multiple di pesce di branco , optare per infilarci anche una seconda canna , lasciandone una sola nella fossata alla ricerca di pesce più grande. è importante riuscire a capire in che modo il pesce mangia e che percorso effettua , in che modo si evolve la situazione e in che modo lavorano le nostre esche. il surf è una disciplina assai complicata , non è per tutti , ha delle difficoltà intrinseche che non la rendono alla portata dei più! tutti sono buoni a lanciare piu o meno lontano una lenza in mezzo alle onde, pochi sono quelli che la fanno lavorare bene e riescono a prenderci dei pesci. personalmente amo il surf casting proprio per la sua particolare difficoltà tecnica e per l'adrenalina che mi fa produrre con il suo moto ondoso , con quella strana sensazione che si prova nel tentativo di affrontare l'enormità del mare. tirare fuori una mormora di mezzo chilo da mezzo alla schiuma , non ha lo stesso sapore di tirarne fuori tre a mare calmo. nel surf non c'è spazio per l'improvvisazione , bisogna avere un certo bagaglio tecnico ed una certa esperienza , altrimenti meglio restarsene a casa o optare per una tranquilla pesca alle boghe in un porticciolo qualsiasi. obiettivo del surfcasting è quello di pescare tra i flutti alla ricerca di prede diverse tra loro per abitudini , qualità e caratteristiche. si punta dai grufolatori ai predatori , adottando tecniche diverse e assetti diversi. il pescetto non ci interessa , se lo prendiamo lo usiamo come esca o al massimo lo rilasciamo. le nostre prede sono prede di una certa importanza , pesci potenti capaci di nuotare in mezzo a correnti forti e che sapranno metterci a dura prova. la nostra strategia di attacco sarà indirizzata a prendere quanti più pesci possibili e quanto più diversi tra loro. non ci limiteremo quindi a pesca solo in un determinato settore , con un solo determinato trave e con una sola determinata esca. dovremo variare tutto ,più saremo eclettici e maggiori saranno le nostre possibilità di successo . più sapremo svariare tecnicamente e maggiori saranno le soddisfazioni che ne potremmo trarre. la pesca sa donare tante belle emozioni , ma sa essere anche tanto avara. saranno tanti , tantissimi i cappotti ai quali andremo in contro causa forza maggiore , non sempre sarà colpa nostra , ne va di conseguenza che in quelle circostanze in cui il mare è disposto a donare , noi dovremo farci trovare pronti a prendere quanto più possiamo , logicamente il nostro prelievo dovrà essere sempre mirato e logico , non dovrà tramutarsi in una semplice e barbara strage. è importante anche sapersi fermare , sapersi dare la giusta disciplina. allora cosa dobbiamo fare per farci trovare pronti? per prima cosa è importante conoscere i litorali sui quali vorremmo andare a pescare. che tipo di granulometria hanno , che profondità , che esposizione , che energia , che tipo di prede bazzicano in determinate condizioni etc etc... staremo sempre a guardare le previsioni meteo e daremo sempre uno sguardo al nostro barometro. le fasi di marea le conosceremo quasi a memoria e la nostra attrezzatura sarà sempre pronta per l'uso. nel freezer avremo sempre qualche esca a disposizione , una seppia , un pò di tbicola e magari qualche fasolara o cannolicchio che avremo avuto l'accortenza di congelare freschi. chi ne ha la possibilità può avere nel suo acquario di acqua marina qualche ventina di capi di esca rossa. questo perchè non sempre quando si creano le giuste condizioni ,riusciremo a trovare anche l'esca. il surf non aspetta la domenica o il sabato , non aspetta che troviamo il tempo di liberarci dagli impegni ...se siamo pronti ad andare quando si deve andare bene , altrimenti nisba! sarà per un'altra volta. avremo con noi , 4 canne , due da media corta distanza e due da medio lunga. le distanze in condi surf sono logicamente molto relative , quelle che in condizioni di pesca a fondo possono essere ritenute distanze medie , nel surf sono da considerarsi lunghe se non lunghissime , c'è da tenere in conto che ci ritroveremo a pescare con parature e zavorre non adatte al lancio lungo e spesso il vento sarà tale e contrario che i nostri lanci migliori non supereranno i 100 mt. 4 canne , 4 mulinelli , due caricati con fili dallo 023 allo 025 e due caricati con fili dallo 026 allo 030 .....due bobine di ricambio ,una per filo. avremo a nostra disposizione già diversi travi di diverso tipo , diversi ami legati anche essi di diverso tipo , nonchè diversi schock leader già pronti all'uso. più sarà organizzata la nostra attrezzatura e più la nostra azione di pesca sarà veloce e ed efficace.
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